Dove

Ex-Chiesa di San Francesco

Largo Lorenzo Spallino 1 – Como | MAPPA

L’ex chiesa di S. Francesco sorge a breve distanza dal tracciato delle mura cittadine e costituisce l’unico resto del convento francescano fondato secondo la tradizione nel 1230 da Antonio da Padova, discepolo di Francesco d’Assisi. La prima documentazione certa è, però, solo del 1252.

Il primo insediamento conventuale doveva essere molto povero, ma già  all’inizio del Trecento fu restaurato, ingrandito e abbellito per opera del vescovo Leone Lambertenghi, francescano lui stesso.

Due secoli più tardi, nel 1527 il governatore spagnolo Pedro Arias, per ragioni militari, fece atterrare parte degli edifici francescani, ma certamente non la chiesa che infatti si presenta, dopo il restauro, con relitti di murature medioevali: una vasta chiesa a navata unica adatta quindi alla predicazione, come volevano i canoni dell’ordine francescano affiancata su entrambi i lati da cappelle poco profonde, coperte da volte. Sul lato occidentale era il campanile, poi andato in parte distrutto e oggi visibile solo nel volume del fusto. sistemato nei restauri degli anni Settanta. La facciata è preceduta da un pronao realizzato tra 1528 e 1535 su colonne tuscane. Altri resti di edifici due-trecenteschi sono nella parete posteriore dell’abside. L’interno evidenzia ampie tracce di modificazioni, sopralzi, cambiamenti nella finestratura, ma nel complesso mostra ancora i caratteri della costruzione medioevale; certamente più recenti sono gli spazi del presbiterio e dell’abside semiottagonale, costruiti intorno al 1730, forse a partire da un intervento della fine del Cinquecento.3

Le cappelle laterali ospitavano numerosi altari; l’altare maggiore era di marmo e dietro di esso era il coro dei frati; di forme imponenti doveva essere l’organo, già esistente alla fine del Cinquecento, ma più volte risistemato nel secolo seguente con l’intervento degli organari Giovan Battista Olgiati (1646) e Carlo Prati (1662).

Di grande imponenza era il trecentesco mausoleosepolcrale dei Rusca, collocato in grande evidenza alla fine della navata sulla parete orientale, oggi esposto nel museo della Castello Sforzesco a Milano. Provengono da S. Francesco di Como anche tre tele di Giovan Pietro Gnocchi, ora nella chiesa di S. Giorgio a Lurago Marinone. Di altre opere si sono invece perse le tracce, come della statua in cotto raffigurante la Vergine, opera dello scultore Francesco Silva, sicuramente esistente nella prima cappella di sinistra.

Per quanto riguarda l’abside maggiore gli affreschi sono da riferire al maestro intelvese Carlo Innocenzo Carloni, che li dipinse intorno alla metà  del Settecento; i soggetti, oggi difficilmente leggibili, possono essere ricostruiti sulla base dei documenti: sulle pareti laterali del presbiterio a sinistra è l’Ultima cena (ancora riconoscibile) e a destra il Sacrificio di Melchisedech; mentre per i tre affreschi più piccoli sulle pareti dell’abside sono indicati i soggetti di San Francesco con l’angelo con l’ampolla, di San Francesco nel sepolcro col pontefice e del Miracolo della Porziuncola.

Accanto alla chiesa sorgeva il monastero che, dopo diverse traversie e adattamenti, venne abbattuto intorno al 1965 per far posto al nuovo tribunale, inaugurato nel 1968, mentre la chiesa negli anni seguenti venne restaurata nel 1970-1975 secondo il progetto dell’arch. Enzo Rho, per essere adibita a sala mostre e centro convegni.

Fabio Cani

12010564_403059516559432_2463440935412645713_o

San-francesco-3

 

Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.